Storia e tradizioni - Comune di germignaga

TURISMO E CULTURA | Storia e tradizioni - Comune di germignaga

STORIA E TRADIZIONI

 

germignagastoria

 

Cenni storici


Il centro storico del paese con le sue caratteristiche strade in pavè, arretrato rispetto l'attuale riva sul lago, testimonia l'antichità del borgo, infatti essendo ubicata alla foce del Tresa, nel corso degli anni il territorio si è via via "allungato" a causa dei riporti alluvionali del fiume.

Il primo documento nel quale appare menzione del nostro Paese risale all' anno 807, su un atto di vendita si parla di Germignaga appartenente al Contado del Seprio: (?quinta in Germaniaca, in territorio civitatis Sebriensis), in quel periodo era centro di prefettura di tutta la valle privilegio che duro' per parecchi anni, tanto da rilevarlo ancora in un altro documento del 1174 con la denominazione
di Zermaniaga.

Attorno all'anno 1000 dovrebbe risalire anche l'antica fortezza di Germignaga, ubicata nell'attuale perimetro del cimitero, che doveva essere ancora in buone condizioni quando nel 1276 si svolse la battaglia di Germignaga fra le truppe capitanate da Ottone Visconti arrivate dal lago e i Torriani.

Di questa fortezza non c'è più traccia in quanto alla fine dell'ottocento i suoi
ruderi vennero utilizzati per erigere l'argine lungo il Tresa.

Nel XII secolo in più documenti si rileva la presenza di un importante mercato mensile in località "intus forum".In una pergamena del 1347 conservata nell'archivio Borromeo è documentata la presenza a Germignaga di una "peschiera" attrezzata per lo sfruttamento ittico del lago.

Nel 1397 Germignaga entra a far parte del nuovo Contado di Angera nel XV secolo rimane allo stato di progetto la realizzazione della "Ferera di Zermignaga" che doveva produrre ferro e i suoi derivati in maniera industriale,sfruttando i corsi d'acqua per l'azionamento dei magli.Sempre nel XV secolo, nello stemmario trivulziano che riporta oltre 200 stemmi di Famiglie e comunità dell'antico ducato di Milano, è raffigurato lo stemma della famiglia "De Germignaga" che verrà nel 1986 adottato anche dal Consiglio Comunale. Nel 1555 risulta essere un'importante centro per il commercio di legname, carbone, vino e pesce.

Fino al 1700 rimane un paese eminentemente agricolo, successivamente prende piede la produzione tessile, dapprima con la lavorazione della canapa, quindi con la filatura della seta, a partire dal 1839 con la costruzione del grandioso stabilimento Huber.

In pochi decenni col sorgere di nuovi importanti stabilimenti, Germignaga diventa un polo industriale di prim'ordine, dando lavoro a centinaia di persone, tanto da passare da 1060 abitanti nel 1867 a 2600 abitanti nel 1920.

Nel 1928 il governo fascista impone l'annessione di Germignaga al Comune di Luino, imposizione mai accettata dai germignaghesi, tanto che al termine della seconda guerra mondiale un gruppo di cittadini si fa promotore di una raccolta
di firme presentata al Ministero dell'Interno per richiedere il ritorno all'autonomia amministrativa, che verrà concessa alla fine del 1947.

Negli ultimi cinquant'anni si è dovuto purtroppo assistere al graduale smantellamento dei grandi complessi industriali sorti nella seconda metà dell'ottocento con conseguente perdita di occupazione; lo sviluppo futuro di Germignaga dovrà essere in particolare rivolto al settore turistico sfruttando appieno le risorse offerte dal territorio.

( Informazioni storiche tratte da : vari testi di - A. Passera, P.G. Pisoni, P. Frigerio)

 

Le tradizioni

 

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Processione del Venerdì Santo 2013.

 

Il paese mantiene vive alcune tradizioni, molto sentite dai Germignaghesi e seguite anche dai turisti.

La processione dell' "Intiero", che si svolge ogni Venerdì Santo a partire, almeno, dal 1686. La celebrazione religiosa coinvolge tutto il centro storico, con un corteo formato da figuranti e con il contributo della Confraternita del SS. Sacramento, che trasporta una pesante urna in metallo e vetro, in cui viene adagiato un simulacro ligneo con braccia mobili di Cristo, che durante la funzione che precede la funzione viene deposto dalla croce.

La festa della Madonna del Rosario si svolge la prima domenica del mese di ottobre. Dopo la processione per le vie del paese, nella piazza antistante la chiesa parrocchiale si svolge il caratteristico incanto dei doni, in cui vengono "battuti all'asta" cesti di funghi, selvaggina, torte e altri prodotti. Le offerte raccolte vengono destinate alle attività parrocchiali. Legata a questa festa è anche la produzione di un dolce tipico, il croccante, preparato con mandorle, zucchero e miele.

Se brusa ul vecc. Il 31 dicembre di ogni anno, sulle rive del torrente San Giovanni si affollano centinaia di persone per assistere al rogo di un fantoccio in cartapesta, che rappresenta l'anno vecchio. La fantasia dei volontari si sbizzarrisce, ogni anno, per dare nuove fogge e vesti al "Vecc". La festa è accompagnata dalla musica della Banda e accompagnata da Vin Brulé e Cioccolata

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